Trittico della Fantasia

Tre storie generate da tre opere d'arte

Trittico è una parola che deriva dal greco e composta da τρίπτυχον tri- “tre” + “ptychē “piega. Dal medioevo in poi, la denominazione trittico venne usata per dipinti su tavola divisi in tre scomparti, uno fisso centrale e due ante laterali, che avevano uso decorativo d’altare o esigenze di trasporto.

I materiali e le tecniche usate erano le più svariate, pittura, sbalzo, scultura, ceramica. I grandi pittori che hanno costellato la storia dell’arte hanno raccontato all’uomo storie meravigliose dipingendole tramite Dittici, Trittici e Polittici che hanno arricchito per secoli la storia dell’arte ma soprattutto la storia dell’uomo.

Come tra i pannelli di un trittico pittorico lo spettacolo “Trittico della Fantasia” incastra tre storie diverse tra loro che hanno in comune la caratteristica di nascere tra le pieghe nascoste di opere d’arte famose.

Nella prima storia il gigantesco murale “Panamerican Unity” dipinto da Diego Rivera a San Francisco tra il 1939 e il 1940 diventa il racconto della conquista dell’impero azteco da parte degli spagnoli e della relativa cancellazione di un mondo dal punto di vista umano, culturale e storico.

Nella seconda il racconto del furto della Gioconda di Leonardo da Vinci avvenuto nella Parigi della Belle Époque diventa il pretesto per parlare di come un singolo ritratto sia divenuto una leggenda in grado di ispirare sogni e avventure ma anche la più grande fabbrica di falsi della storia.

Nella terza è invece Raffaello Sanzio, il pittore cantore della bellezza rinascimentale, che messo di fronte ad una sfida dall’astuto cardinale Giulio de’ Medici si immerge nella realizzazione del suo ultimo capolavoro incompiuto, la “Trasfigurazione del Cristo” trasformandola in un’ossessione.

Le tre storie come in un Trittico pittorico prendono forma dalla parola pennellata del narratore, che si affida al racconto, a diversi interventi cantati e ad immagini proiettate per generare la suggestione che trascina lo spettatore in un viaggio attraverso le epoche e gli uomini che ne hanno generato la storia.

Durata: 90 minuti 

In scena: Luca Malinverni e Lucia Lazzaretti

Spazio scenico: qualsiasi spazio dotato di uno spazio minimo per effettuare le proiezioni delle opere d'arte narrate. 

Indicato per: Teatri, circoli culturali, scuole, e spazi all'aperto con possibilità di effettuare proiezioni

Scuole: Lo spettacolo è molto indicato per le scuole medie inferiori e per i licei di ogni genere e grado dove gli studenti possono misurarsi con le storie trattate collocandole nel periodo storico attinente alla narrazione, con i personaggi delle storie studiati a scuola e soprattutto con le tre opere d’arte protagoniste dello spettacolo.

Materiale scenico: Mixer casse e microfoni forniti dalla compagnia. Necessità di videoproiettore e luci da fornire.